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Terra dei Fuochi, il vertice di Caserta e il ruolo di Arpa Campania

Da Redazione

Settembre 26, 2025

Terra dei Fuochi, il vertice di Caserta e il ruolo di Arpa Campania

Il 17 settembre la Prefettura di Caserta ha ospitato un vertice che ha riunito Governo, magistratura, Forze dell’Ordine ed enti tecnici per fare il punto sull’applicazione del nuovo decreto “Terra dei Fuochi”, entrato in vigore ad agosto. Alla presenza del sottosegretario Alfredo Mantovano, dei ministri Matteo Piantedosi e Orazio Schillaci, del viceministro Vannia Gava e dei commissari straordinari Fabio Ciciliano e Giuseppe Vadalà, si è discusso delle strategie di contrasto ai roghi illeciti e delle azioni di bonifica, con particolare attenzione al rafforzamento del supporto tecnico-scientifico garantito da Arpa Campania, rappresentata dal direttore generale Stefano Sorvino.

Le nuove norme e il peso del lavoro tecnico

Il decreto-legge introduce un sistema sanzionatorio più severo per gli illeciti ambientali, ma come ha sottolineato Sorvino, senza un adeguato apparato di indagine scientifica e senza l’apporto delle Agenzie ambientali il rafforzamento penale rischia di rimanere incompiuto. Da qui la necessità di potenziare strutture e organici di Arpa, spesso chiamata a svolgere un lavoro complesso di analisi e verifica su più fronti: censimento e classificazione dei suoli agricoli, prelievi, caratterizzazione dei rifiuti e sopralluoghi negli impianti.

Il lavoro sui terreni agricoli resta il capitolo più significativo. Le indagini in corso nelle aree di Maruzzella e Lo Uttaro hanno portato all’interdizione alla coltivazione di oltre 90 ettari, mentre quasi l’80% dei terreni è stato confermato idoneo alla produzione agroalimentare. I dati, resi pubblici tramite decreti interministeriali, evidenziano valori molto bassi di metalli biodisponibili e conformità dei prodotti agricoli ai limiti di legge, rassicurando almeno in parte le comunità locali.

Incendi estivi e attività straordinarie di monitoraggio

Il tema degli incendi ha occupato ampio spazio nell’incontro. L’estate 2025, segnata da temperature elevate e scarsità di piogge, ha visto un numero insolito di roghi, molti dei quali con probabile origine dolosa. Particolare allarme ha destato l’incendio del 16 agosto a Teano, in un impianto di gestione rifiuti: per quasi un mese i campionatori Arpa hanno registrato superamenti delle diossine aerodisperse, con punte elevatissime nei giorni successivi al rogo, a dimostrazione della gravità dell’evento.

Arpa Campania, pur con risorse limitate, ha assicurato un impegno costante, collaborando con Procure, Carabinieri Forestali e Commissari straordinari, partecipando a operazioni interforze e fornendo analisi e consulenze indispensabili per l’accertamento degli illeciti. Il vertice ha evidenziato come la tutela della Terra dei Fuochi richieda non soltanto sanzioni più dure, ma soprattutto strumenti scientifici, tecnici e organizzativi all’altezza della complessità del problema.

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