Provenzano: “Il riconoscimento dello Stato di Palestina è la condizione per una pace vera”
di Redazione
18/10/2025
Il responsabile nazionale Esteri del Partito Democratico, Peppe Provenzano, è intervenuto a Sky24 ribadendo con forza la posizione del partito sul conflitto israelo-palestinese: la tregua in corso a Gaza, pur portando un sollievo momentaneo, non basta. Perché alla pace, quella autentica e duratura, si potrà arrivare soltanto attraverso un atto politico chiaro: il riconoscimento dello Stato di Palestina.
“Tra tregua e pace, serve un passaggio politico decisivo”
“La tregua a Gaza – ha dichiarato Provenzano – offre un momento di respiro, ma non rappresenta la soluzione. Tra tregua e pace restano passaggi difficili e incerti, e uno di questi è imprescindibile: il riconoscimento della Palestina”.
Il deputato dem ha ricordato che il Partito Democratico ha chiesto il cessate il fuoco fin dal 7 ottobre, sottolineando che la situazione sul campo – segnata dalla frammentazione tra fazioni e dalla crisi interna di Hamas – impone ora una riorganizzazione politica della rappresentanza palestinese, coinvolgendo l’Autorità Nazionale Palestinese in un processo di legittimazione internazionale.
Per Provenzano, il riconoscimento dello Stato palestinese non è un gesto simbolico ma un atto di responsabilità storica, necessario a rilanciare la prospettiva dei due Stati, l’unica formula capace di garantire sicurezza per Israele e dignità per i palestinesi. “L’Italia, l’Europa e la comunità internazionale devono agire con urgenza – ha spiegato – perché il rischio è che la tregua diventi un intervallo di silenzi e rinvii, invece che un punto di svolta politico”.
“L’Italia non resti indietro: la pace passa dal coraggio della scelta”
Il dirigente democratico ha poi richiamato direttamente il governo italiano, accusando la premier Giorgia Meloni di una posizione troppo attendista. “Meloni continua a dire che non è ancora il momento. Ma se non lo è ora, dopo migliaia di morti e una crisi umanitaria senza precedenti, quando lo sarà? Non possiamo accettare che l’Italia arrivi per ultima a riconoscere lo Stato di Palestina”.
Provenzano ha sottolineato che oltre 150 Paesi nel mondo hanno già compiuto questo passo, mentre l’Europa continua a dividersi tra ambiguità e cautela diplomatica. “Il riconoscimento della Palestina – ha concluso – non è un favore a nessuno, è un atto di giustizia e di lungimiranza politica. È l’unico modo per dare concretezza alla parola pace e per restituire al diritto internazionale la sua forza morale e politica”.
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