Progetto per disoccupati di lunga durata, il Comune rassicura: “Trasparenza e tempi rispettati”
di Redazione
23/09/2025
Il protocollo d’intesa firmato da Ministero del Lavoro, Comune di Napoli e Città Metropolitana, alla presenza del Prefetto, segna l’avvio di un percorso atteso da anni da centinaia di persone escluse dal mercato del lavoro. Sono circa 800 i cittadini coinvolti nei tirocini di inserimento lavorativo, un progetto che punta a coniugare occupazione, decoro urbano e inclusione sociale.
Verifica dei requisiti e ampliamento della platea
L’Amministrazione ha chiarito che, a fronte delle numerose domande arrivate attraverso la piattaforma, è stato richiesto di verificare in modo puntuale i requisiti di tutti gli iscritti. L’obiettivo dichiarato è ampliare il numero dei beneficiari, così da consentire a più disoccupati di lunga durata di accedere ai percorsi previsti.
Parallelamente, sono già in corso le attività propedeutiche necessarie: dall’acquisto dei dispositivi di protezione individuale, fino alla definizione dei moduli formativi sulla sicurezza nei luoghi di lavoro, considerati indispensabili prima di qualsiasi inserimento.
Nessun ritardo politico, ma tempi tecnici
Il Comune ha respinto con decisione le accuse che parlano di rinvii dovuti a logiche elettorali. “È del tutto fuorviante e pretestuoso attribuire a propaganda politica il rallentamento del progetto”, hanno precisato gli uffici, ricordando che l’iter amministrativo è articolato e distribuito tra più soggetti istituzionali.
La posizione ufficiale ribadisce che non vi sono decisioni discrezionali o personali, ma procedure tecniche che devono rispettare norme e tempi della pubblica amministrazione. In questo senso, Napoli e la Città Metropolitana rivendicano una piena collaborazione con tutti i sottoscrittori del protocollo, con la volontà di garantire massima trasparenza e correttezza.
Il progetto, che nelle intenzioni punta a restituire dignità lavorativa e al tempo stesso a migliorare la qualità dello spazio urbano, rappresenta un banco di prova delicato: non soltanto per la tenuta delle istituzioni coinvolte, ma anche per la credibilità di un modello che lega politiche sociali e servizi alla città.
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