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Napoli sostiene la Nuova Orchestra Scarlatti: il Comune rilancia l’appello per salvarla

Da Redazione

Ottobre 17, 2025

Napoli sostiene la Nuova Orchestra Scarlatti: il Comune rilancia l’appello per salvarla

La Città di Napoli si mobilita per difendere una delle sue istituzioni musicali più prestigiose, la Nuova Orchestra Scarlatti, che da oltre trent’anni rappresenta un punto di riferimento per la cultura sinfonica e la formazione musicale dei giovani. L’Assessorato al Turismo ha espresso pubblicamente la propria vicinanza, rilanciando sui canali ufficiali l’invito a partecipare al concerto straordinario nella Basilica di San Giovanni Maggiore, un evento che non è solo un momento di musica, ma un appello collettivo a salvaguardare un patrimonio culturale irrinunciabile.

Una storia di eccellenza che non può spegnersi

Fondata nel 1993, la Nuova Orchestra Scarlatti ha costruito, anno dopo anno, una storia fatta di concerti, collaborazioni internazionali e progetti educativi che hanno dato spazio a generazioni di giovani musicisti. La sua attività, riconosciuta e apprezzata in Italia e all’estero, si è intrecciata profondamente con l’identità culturale di Napoli, promuovendo il nome della città sui palcoscenici del mondo.
Negli ultimi mesi, tuttavia, l’Orchestra ha lanciato un appello accorato: senza un sostegno economico stabile e adeguato, le difficoltà finanziarie potrebbero costringerla a interrompere la propria attività già nel 2026. Un’ipotesi che ha suscitato una vasta ondata di solidarietà nel mondo della cultura e tra i cittadini, consapevoli del valore artistico e simbolico di questa realtà.

L’impegno del Comune e l’invito a una mobilitazione corale

L’Assessorato al Turismo del Comune ha voluto ribadire il proprio impegno non solo con parole di vicinanza, ma con gesti concreti, inserendo la Nuova Orchestra Scarlatti nel calendario autunnale degli eventi cittadini. Un segnale forte di riconoscimento e responsabilità, che mira a stimolare anche altre istituzioni e realtà private a fare la propria parte.
«È un atto doveroso nei confronti di una realtà musicale che ha portato alto il nome di Napoli nel mondo – si legge nella nota del Comune – valorizzando il patrimonio culturale della città e offrendo occasioni di crescita a tantissimi giovani talenti».
Il concerto alla Basilica di San Giovanni Maggiore diventa così un appuntamento simbolico, un momento di bellezza condivisa ma anche un’occasione di consapevolezza collettiva: la cultura, quando rischia di spegnersi, chiama a raccolta un’intera comunità.

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