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Napoli approva il Regolamento per la valorizzazione dei beni confiscati alla criminalità organizzata

Da Redazione

Novembre 06, 2025

Napoli approva il Regolamento per la valorizzazione dei beni confiscati alla criminalità organizzata

Il Consiglio Comunale di Napoli ha approvato il Regolamento per la destinazione, la gestione e la valorizzazione dei beni immobili confiscati alla criminalità organizzata, trasferiti al patrimonio indisponibile dell’Ente. Un provvedimento atteso da tempo, che dota l’amministrazione di un quadro normativo chiaro e vincolante, concepito per garantire trasparenza, efficacia e partecipazione nel riutilizzo sociale e istituzionale dei beni sottratti alle organizzazioni criminali.

Un percorso di confronto e costruzione condivisa

Il nuovo Regolamento nasce da un processo partecipativo ampio e articolato. L’iter ha preso avvio con l’evento “Riqualificare, Rigenerare, Restituire”, punto di partenza per un dialogo pubblico che ha coinvolto cittadini, associazioni, enti del Terzo settore e istituzioni. Attraverso assemblee tematiche, tavoli tecnici e consultazioni pubbliche, il Servizio Beni Confiscati ha raccolto osservazioni, proposte e criticità provenienti dal territorio, traducendole in norme operative e criteri gestionali.
L’obiettivo è stato quello di costruire uno strumento amministrativo in grado di coniugare rigore giuridico e utilità sociale, restituendo alla collettività beni che, per troppi anni, sono stati simbolo di potere illegale e di sopraffazione.

Finalità, trasparenza e strumenti di monitoraggio

Il Regolamento disciplina la destinazione dei beni confiscati a diverse finalità: istituzionali, sociali ed economiche, con vincolo di reimpiego sociale dei proventi. Gli immobili potranno ospitare sedi comunali, progetti di edilizia residenziale pubblica, housing sociale o iniziative del Terzo settore dedicate all’inclusione e alla legalità. Particolare attenzione è riservata alla rigenerazione urbana, alla sostenibilità ambientale e alla diffusione della cultura della legalità, valori che guidano ogni intervento di riuso.
La trasparenza è assicurata da una banca dati digitale, una mappa georeferenziata dei beni e dalla pubblicazione mensile dell’elenco aggiornato delle assegnazioni. Ogni concessione sarà regolata da avvisi pubblici, commissioni giudicatrici e convenzioni che definiranno obblighi e responsabilità degli assegnatari. Il Comune introdurrà anche la Valutazione di Impatto Sociale (VIS), per misurare l’efficacia reale dei progetti e garantire che i beni tornino a essere spazi di crescita collettiva.

Memoria, riqualificazione e valore simbolico

Il testo regolamenta anche le modalità di riqualificazione funzionale degli immobili, distinguendo le competenze tra Comune e assegnatari, e stabilisce che i beni non utilizzabili siano restituiti all’Agenzia Nazionale. Una sezione importante è dedicata alla memoria, con la possibilità di intitolare gli immobili a vittime innocenti della criminalità o a figure simbolo della lotta alla mafia, trasformandoli in luoghi di riscatto e testimonianza civile.
Con questo Regolamento, Napoli compie un passo decisivo verso una politica di legalità concreta, capace di unire la gestione efficiente del patrimonio pubblico alla costruzione di comunità più giuste, solidali e consapevoli.

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