Le dichiarazioni di Roccella sulle visite ad Auschwitz scatenano polemica politica
di Redazione
14/10/2025
Le parole della ministra della Famiglia, Eugenia Roccella, pronunciate durante un evento organizzato dall’Unione delle Comunità ebraiche italiane (Ucei) a Roma, hanno scatenato una forte reazione politica e istituzionale. Roccella ha definito le visite scolastiche ad Auschwitz come strumenti “per ribadire che l’antisemitismo era solo una questione fascista e basta”, suscitando immediata condanna da parte di esponenti del Partito Democratico e di storici impegnati nella memoria della Shoah.
Il Pd chiede una presa di distanza netta
La segretaria del Pd, Elly Schlein, ha sollecitato Giorgia Meloni a prendere pubblicamente le distanze dalle affermazioni della ministra. “Ci aspettiamo una netta presa di distanza di Giorgia Meloni nei confronti di questa inqualificabile dichiarazione, per il rispetto della tragedia dell’Olocausto e della dignità del nostro Paese”, ha dichiarato Schlein.
Irene Manzi, responsabile Scuola del Pd, ha evidenziato come tali parole strumentalizzino e relativizzino la memoria della Shoah. “Le visite ad Auschwitz non sono mai state ‘gite’, ma momenti fondamentali di educazione alla memoria e strumenti essenziali per trasmettere alle giovani generazioni l’orrore della persecuzione nazista e fascista”, ha affermato. Manzi ha sottolineato che minimizzare il ruolo del fascismo italiano nella promulgazione delle leggi razziali del 1938 e nella deportazione degli ebrei rappresenta un grave errore storico e politico.
La memoria come strumento di educazione e prevenzione
Secondo il Pd, l’antisemitismo resta un fenomeno attuale e preoccupante, che richiede un impegno costante delle istituzioni. “Chi ricopre un ruolo di governo non può in alcun modo strumentalizzare la memoria di chi ad Auschwitz è stato deportato, torturato e sterminato per una bieca polemica politica”, ha sottolineato Manzi.
L’episodio riapre il dibattito sul ruolo della memoria storica nella politica e sull’importanza di trasmettere correttamente alle nuove generazioni gli eventi che hanno segnato la storia contemporanea. La condanna unanime delle dichiarazioni di Roccella evidenzia come la tutela della memoria della Shoah sia considerata un valore civile imprescindibile, al di là degli schieramenti politici.
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