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“Cultura, che classe!”: a Napoli la scuola si apre al teatro, alla musica e all’arte

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di Redazione

31/10/2025

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La città di Napoli rilancia il suo impegno per un’educazione che metta al centro la creatività, l’espressione e la partecipazione collettiva. Con il progetto “Cultura, che classe!”, promosso e finanziato dal Comune di Napoli per l’anno scolastico 2025/2026, la cultura entra direttamente nelle scuole attraverso 13 laboratori interdisciplinari che, fino a maggio 2026, trasformeranno le aule in luoghi di teatro, musica, cinema, letteratura e arte.

L’iniziativa si rivolge a 40 istituti cittadini e nasce dalla convinzione che l’esperienza culturale, se vissuta da protagonisti, possa diventare uno strumento di crescita personale e di coesione sociale.

Testimonial d’eccezione per un dialogo vivo con gli studenti

A rendere unico il progetto è la partecipazione di artisti e autori di grande rilievo, chiamati a condividere con i giovani la propria esperienza e il proprio sguardo creativo. Tra i testimonial figurano Lino Musella, Nunzia Schiano, Aniello Arena, Antonio De Matteo, Maurizio Capone, Luciano Melchionna e Maurizio De Giovanni: nomi che rappresentano linguaggi e sensibilità diverse ma accomunati dall’idea di un’arte che dialoga con la società e forma coscienze.

Ogni laboratorio, sviluppato in collaborazione con professionisti del settore, sarà dedicato a un linguaggio culturale specifico — dal teatro alla musica, dal cinema alle arti visive — con l’obiettivo di offrire agli studenti occasioni di scoperta e sperimentazione diretta, in un percorso che unisce conoscenza, espressività e senso di appartenenza alla comunità.

Un percorso che culminerà in eventi diffusi in tutta la città

Al termine del progetto, previsto per maggio 2026, le esperienze dei laboratori troveranno espressione pubblica attraverso spettacoli, concerti, mostre e proiezioni diffusi tra scuole, teatri, musei e spazi urbani. Sarà il momento in cui il lavoro collettivo degli studenti, insieme agli artisti e ai docenti, si tradurrà in una restituzione aperta alla cittadinanza, capace di raccontare quanto la cultura possa farsi motore di trasformazione e dialogo.

“Cultura, che classe!” non è solo un progetto educativo, ma una dichiarazione d’intenti: quella di una città che riconosce nella scuola il primo luogo della partecipazione culturale, e nella cultura il respiro vitale di una comunità.

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