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Andreozzi: “Sospensione concorso OSS, un’offesa ai lavoratori”

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di Redazione

23/09/2025

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La decisione della Regione Campania di sospendere all’ultimo momento il concorso per operatori socio sanitari ha provocato reazioni immediate e dure, in particolare da parte del consigliere comunale Rosario Andreozzi (Napoli Solidale). Una sospensione comunicata con motivazioni generiche, definite “criticità tecniche e organizzative”, che però ha avuto l’effetto di disilludere migliaia di candidati in attesa di un’occasione di stabilità nel settore sanitario.

Il disappunto del consigliere

Andreozzi ha parlato apertamente di “profondo disappunto”, denunciando come l’episodio non rappresenti un semplice ritardo amministrativo, ma un segnale preoccupante di un metodo di governo che considera i cittadini come sudditi e non come titolari di diritti. Secondo il consigliere, la Regione e i vertici delle ASL hanno mostrato una totale mancanza di rispetto verso chi, con anni di sacrifici e speranze, attende un impiego stabile nella sanità pubblica.

È legittimo sospettare che questa sospensione sia funzionale a strategie elettorali” ha affermato, accusando il presidente Vincenzo De Luca di aver trasformato un’occasione di lavoro concreto in una leva politica. Una posizione dura, che riflette il malcontento diffuso tra i candidati che, ancora una volta, vedono allontanarsi la prospettiva di un futuro lavorativo certo.

Sanità e lavoro come terreno di scontro

Il consigliere ha sottolineato che la sanità pubblica campana, già messa a dura prova da anni di tagli e difficoltà organizzative, non può diventare un palcoscenico per manovre di potere. La sospensione del concorso, oltre a colpire direttamente migliaia di aspiranti lavoratori, rischia di rallentare ulteriormente il percorso di rafforzamento del personale sanitario, con inevitabili ricadute sulla qualità dei servizi offerti ai cittadini.

Per Andreozzi, la priorità deve tornare a essere la trasparenza e la dignità dei processi di selezione, elementi indispensabili per ricostruire fiducia nei confronti delle istituzioni. “Continuerò a denunciare senza esitazioni ogni tentativo di manipolare il diritto al lavoro a fini di consenso politico” ha concluso, lasciando intendere che la battaglia su questo tema non è destinata a chiudersi in tempi brevi.

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