Loading...

Napoli Page Logo Napoli Page
Home » Welcome Day 2025, Napoli abbraccia gli Erasmus: orientamento, servizi e memoria condivisa

Welcome Day 2025, Napoli abbraccia gli Erasmus: orientamento, servizi e memoria condivisa

Da Redazione

Ottobre 07, 2025

Welcome Day 2025, Napoli abbraccia gli Erasmus: orientamento, servizi e memoria condivisa

La Sala dei Baroni del Maschio Angioino ha offerto la sua cornice più solenne a un rito civile che Napoli ripete con convinzione: accogliere gli studenti in mobilità internazionale, offrire strumenti concreti per orientarsi e ribadire che lo scambio tra culture non è un accessorio della vita universitaria, ma una scelta quotidiana di città. L’“Erasmus Welcome Day 2025”, promosso dall’Assessorato alle Politiche Giovanili e dallo Europe Direct del Comune in collaborazione con atenei e associazioni studentesche, ha messo al centro pratiche utili, ascolto e responsabilità.

Un “villaggio” di servizi per entrare subito in città

Quest’anno l’Info Village è cresciuto per numero di sportelli e qualità delle informazioni, con un obiettivo chiaro: ridurre le distanze tra l’arrivo in città e la piena autonomia. Agli stand, ragazze e ragazzi hanno trovato indicazioni puntuali su codice fiscale, assistenza sanitaria per cittadini UE ed extra UE, abbonamenti e reti del trasporto pubblico, opportunità culturali e accesso agli impianti sportivi universitari. Non semplici brochure, ma personale in grado di sciogliere i dubbi più ricorrenti: tempi amministrativi, convenzioni, modulistica, percorsi sicuri per muoversi tra residenze, dipartimenti e biblioteche.

Dopo i saluti istituzionali dell’assessora Chiara Marciani, della Rappresentanza della Commissione europea in Italia e dei consolati accreditati, la mattinata si è trasformata in una mappa guidata della città universitaria che si sovrappone a quella urbana: dai poli didattici alle residenze, dai grandi musei alle realtà di quartiere, con una rete di tutor e associazioni pronta a prendersi cura dei passaggi iniziali. Il messaggio, privo di enfasi, è stato semplice e concreto: Napoli garantisce porte d’ingresso chiare a chi viene a studiare, e chiede in cambio partecipazione alla sua vita civica.

L’Europa che si impara vivendo, il ricordo che impegna tutti

La dimensione comunitaria dell’evento non ha cancellato il momento più intenso: il ricordo di Saray Arias Fernandez, studentessa spagnola in Erasmus scomparsa a settembre in un incidente stradale. Un silenzio lungo, rispettoso, che ha attraversato i banchi degli ospiti e ha rimesso in primo piano il tema della sicurezza come responsabilità condivisa: istituzioni, atenei, associazioni e singoli. Da qui l’accento sul dialogo costante con le forze dell’ordine, la cura della viabilità intorno ai poli universitari, la promozione di campagne di sensibilizzazione dedicate a chi vive la città per la prima volta.

Nelle parole dell’assessora Marciani, l’accoglienza è stata definita “impegno concreto verso un’Europa fatta di popoli e cooperazione”, mentre l’assessora Teresa Armato ha insistito sul valore di ambasciatori naturali che gli studenti stranieri diventano al rientro nei loro Paesi, portando con sé un’esperienza vissuta, non un racconto da cartolina. È il punto in cui politiche giovanili e politiche turistiche si incontrano: ospitare bene significa costruire reputazione internazionale, far crescere una comunità di alumni e radicare legami che tornano a beneficio della città nel medio periodo.

In controluce, il Welcome Day ha offerto la fotografia di una regia istituzionale che prova a fare sistema: Europe Direct come cerniera con i programmi UE, gli atenei come snodi operativi, le associazioni come presidio quotidiano. La scommessa è trasformare l’accoglienza in progetto di cittadinanza, tenendo insieme pratiche rapide (documenti, trasporti, servizi) e diritti più larghi (sicurezza, partecipazione, cultura). Il resto lo faranno le voci, le lingue e gli sguardi di chi ha scelto Napoli per studiare: una città capace di essere aula, laboratorio e casa.

Redazione Avatar

Redazione