Napoli, traffico, sicurezza e partecipazione: le urgenze in Aula secondo i consiglieri
Da Redazione
Ottobre 07, 2025

Seduta intensa a via Verdi, presieduta da Enza Amato, con 28 consiglieri presenti e un filo conduttore chiaro: riportare al centro della discussione consiliare i nodi quotidiani della città — dalla convivenza nei quartieri della movida alla gestione dei flussi durante gli eventi, dal rapporto tra istituzioni e cittadini al tema, più strutturale, di una mobilità che regga l’urto della grande città.
Quartieri Spagnoli, stadio e movida: quando l’ordine pubblico incontra l’urbanistica
La fotografia scattata in Aula restituisce un mosaico di criticità che si toccano con mano. Gennaro Esposito (Misto) ha messo a verbale la sofferenza dei Quartieri Spagnoli, dove l’espansione notturna dei locali mal si concilia con le regole di convivenza, generando disagi e un clima di tensione che logora il rapporto tra residenti e frequentatori. È un punto in cui ordine pubblico e urbanistica si sovrappongono: senza un perimetro chiaro su orari, carico ammissibile e controlli, ogni intervento diventa emergenziale.
Sui grandi flussi, Toti Lange (Misto) ha acceso i riflettori sull’asse Fuorigrotta–Mergellina in occasione delle partite del Maradona, segnalando la pericolosità dei veicoli in contromano nella galleria Laziale: qui il confine tra indisciplina e rischio sistemico è sottile, e il richiamo a un presidio più stringente su varchi, sensi di marcia e segnaletica è stato esplicito. In scia, Massimo Cilenti (Napoli Libera) ha chiesto un rafforzamento del controllo della viabilità su tutto il territorio, includendo eventi sportivi e spettacoli, mentre la presidente Enza Amato ha definito «insostenibile» la situazione a Fuorigrotta anche nei fine settimana, sollecitando misure operative immediate.
Taxi, scuola, baby gang: la tenuta dei servizi e il rapporto con i cittadini
Dal dossier mobilità è arrivata anche la proposta di Claudio Cecere (M5S): dopo l’incontro in Consiglio con il sindacato taxi, l’idea di un gruppo di lavoro per affrontare le criticità del comparto e aprire un confronto prima dello sciopero del 15 ottobre. Sul fronte politico, Gennaro Demetrio Paipais — passato a Forza Italia dopo l’espulsione dal gruppo Manfredi Sindaco — ha insistito sulla necessità di un Piano organico della mobilità, sottolineando i riflessi sul servizio taxi e ringraziando il gruppo azzurro per l’accoglienza in un’ottica di «opposizione costruttiva». In chiusura di seduta è tornato per fatto personale, respingendo la lettura di un cambio di casacca per convenienza.
Fulvio Fucito (Manfredi Sindaco) ha spostato l’attenzione sul terreno della sicurezza urbana: episodi di violenza giovanile e baby gang tra Fuorigrotta, Vomero, Chiaia e Centro Direzionale richiedono un approdo al Tavolo per la Sicurezza, mentre sul versante della circolazione ha chiesto la regolazione del carico/scarico in aree congestionate (via Orsi), dove la sosta irregolare ostruisce perfino i mezzi di soccorso. Luigi Carbone (Europa Verde) ha segnalato le difficoltà dell’IC Volino Croce Arcoleo e rilanciato, insieme a Gennaro Acampora, la convocazione di un tavolo sulla viabilità con focus su Fuorigrotta e sull’intorno del Maradona.
Sul rapporto tra istituzioni e cittadinanza critici gli interventi di Antonio Bassolino (Misto) e Aniello Esposito (PD): l’astensionismo alle regionali non è un’anomalia statistica ma «una scelta politica» che rivela distanza e sfiducia, alimentata da risposte percepite come tardive su trasporto pubblico e igiene urbana, specie nella zona orientale. Un’assenza di fiducia che rischia di scavare, turno dopo turno, tra voto e vita quotidiana.
Un capitolo a parte lo meritano le famiglie dell’ex Motel AGIP: Rosario Andreozzi (Napoli Solidale) ha chiesto un impegno visibile e immediato — un sopralluogo congiunto di Giunta e consiglieri — per constatare «condizioni disumane» e accelerare una risposta amministrativa all’altezza. Sul fronte delle preoccupazioni diffuse, Nino Simeone (Misto) ha rassicurato le famiglie circa la registrazione dei diciottenni alle liste di leva: un atto amministrativo, ha chiarito, che non giustifica allarmi.
La seduta, nel suo insieme, ha depositato alcuni punti fermi: senza un coordinamento operativo tra mobilità, sicurezza e gestione eventi, ogni intervento resta parziale; la legalità di prossimità — nei quartieri della movida come nelle strade dei grandi flussi — ha bisogno di regole chiare, controlli costanti e procedure note ai cittadini; la credibilità delle istituzioni si nutre di scelte visibili e tempi certi, soprattutto quando i nodi toccano casa, lavoro, scuola e diritti essenziali.
Redazione