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Napoli, rider fermato con patente falsa: denunciato e sanzionato

Da Redazione

Ottobre 06, 2025

Napoli, rider fermato con patente falsa: denunciato e sanzionato

Un controllo di routine della Polizia Locale di Napoli ha portato alla scoperta di una grave irregolarità che coinvolge un rider in servizio per la piattaforma Glovo. L’uomo, cittadino extracomunitario, è stato fermato dagli agenti motociclisti del Gruppo Intervento Territoriale (G.I.T.) mentre guidava un motoveicolo con targa polacca. Alla richiesta dei documenti, il suo comportamento nervoso ha insospettito gli operatori, che hanno deciso di approfondire le verifiche sulla patente mostrata.

Il documento contraffatto e le verifiche tecniche

A un primo esame, la patente italiana esibita sembrava in regola, ma un dettaglio ha attirato l’attenzione degli agenti: la dicitura “Repubblica Italiana” appariva difforme rispetto agli standard ufficiali. Per dissipare ogni dubbio, è stato utilizzato il Doculus Lumus, strumento di verifica in dotazione al reparto.

Le analisi hanno confermato i sospetti: il documento non presentava gli elementi di sicurezza previsti, mostrava anomalie nella tecnica di stampa e non reagiva ai raggi ultravioletti, segno evidente di falsificazione.

Alla luce delle prove raccolte, il rider è stato denunciato all’Autorità Giudiziaria per uso di atto falso e concorso nella fabbricazione di documenti contraffatti.

La patente già revocata e le ulteriori sanzioni

Gli accertamenti successivi hanno fatto emergere un quadro ancora più grave: l’uomo risultava già destinatario di un provvedimento di revoca della patente, emesso dalla Prefettura di Napoli e regolarmente notificato.

Oltre alla denuncia penale, è quindi scattata la sanzione amministrativa ai sensi dell’articolo 116, commi 15 e 17 del Codice della Strada, per aver guidato con patente revocata. Il motoveicolo utilizzato per le consegne è stato sottoposto a fermo amministrativo per tre mesi.

L’episodio mette in evidenza non soltanto l’attenzione delle forze dell’ordine verso la sicurezza stradale, ma anche la necessità di controlli capillari su un settore, quello delle consegne a domicilio, che negli ultimi anni ha visto una crescita esponenziale e un parallelo aumento di casi di irregolarità.

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