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“Napoli Città Anticamorra”, due giorni per trasformare la legalità in pratica quotidiana

Da Redazione

Ottobre 07, 2025

“Napoli Città Anticamorra”, due giorni per trasformare la legalità in pratica quotidiana

La città prepara un doppio appuntamento che non è semplice celebrazione, ma un cantiere civico a cielo aperto: il 9 e 10 ottobre 2025 Napoli ospita “Napoli Città Anticamorra”, programma istituito con delibera del Consiglio comunale del 18 luglio 2024 e pensato per agire là dove l’illegalità tenta di sedimentarsi, cioè nelle abitudini, nei piccoli strappi alle regole, nelle zone grigie che spesso precedono la devianza. L’idea di fondo è netta: la legalità non si predica, si coltiva, costruendo alleanze tra istituzioni, scuole, mondo associativo e cittadinanza attiva, e dando soprattutto ai più giovani strumenti, esempi e spazi per scegliere.

Giovedì 9 ottobre: la seduta solenne nella Sala dei Baroni

Il percorso si apre alle 9:00 a Castel Nuovo, Sala dei Baroni, con la seduta solenne del Consiglio comunale. La presidente Enza Amato coordina i lavori, preceduti dai saluti del sindaco Gaetano Manfredi e accompagnati da una platea di voci che intrecciano competenze operative, testimonianze e impegno sociale. Prendono la parola il generale Alessandro Barbera (Guardia di Finanza), il vice questore Nazaro Maisto (Polizia Postale), Simmaco Perillo (cooperativa “Al di là dei sogni”), don Antonio Coluccia, insieme alle testimonianze di Simona Capone (in memoria di Santo Romano) e Raffaele Del Gaudio.

Il linguaggio della musica diventa parte del racconto: l’Orchestra Scarlatti Young e le orchestre degli istituti “S.S.S. Viale delle Acacie”, “I.C.S. 78 Cariteo Italico” e “I.C. Alpi Levi” portano in Aula la freschezza e la disciplina del lavoro d’insieme, ricordando che la cultura è una forma di presidio tanto quanto l’azione repressiva. La seduta è accessibile in diretta streaming sul canale YouTube del Comune di Napoli, ampliando la partecipazione oltre i confini dell’Aula e riducendo la distanza tra istituzione e cittadino.

Venerdì 10 ottobre: il Palavesuvio tra dialogo, testimonianze e sport

La seconda giornata si sposta al Palavesuvio in via Argine (dalle 9:00), con la conduzione di Veronica Maya. Ad aprire, la fanfara del Reggimento Carabinieri Campania e i saluti istituzionali di Antonio De Iesu (assessore alla Polizia Municipale e alla Legalità), Catello Maresca (consigliere comunale), Vincenza Amato (presidente del Consiglio comunale) e Michele di Bari (prefetto di Napoli).

Alle 10:45 la tavola rotonda “Legalità e cultura dell’etica”, moderata da Leandro Del Gaudio, convoca voci capaci di leggere l’oggi senza sconti: Maurizio De Giovanni, Giacomo Di Gennaro, Catello Maresca, don Tonino Palmese e rappresentanti di Libera. È il momento in cui il discorso si confronta con i territori, con i dispositivi di welfare e con gli anticorpi sociali che la comunità può produrre quando istituzioni e società civile si parlano.

Tra un panel e l’altro, gli intermezzi musicali di Sanitansamble e un passaggio artistico affidato a Gabriele Esposito. Spazio centrale alle testimonianze dei familiari delle vittime innocenti con Alessandra Clemente e Giuseppe Granata: la memoria, qui, non è rito, è indirizzo politico.

Alle 12:30 l’incontro “Lo sport come vettore di legalità” con l’assessora allo Sport Emanuela Ferrante, Maurizio Marino (SSD Neapolis Marathon) e Pino Maddaloni (Fiamme Oro), per ribadire che campo e palestra educano alla regola, al limite, al rispetto dell’avversario, cioè a quell’etica che rende una comunità meno vulnerabile al ricatto criminale. Le conclusioni sono affidate all’assessora all’Istruzione e alle Famiglie Maura Striano, a rimarcare il nesso tra educazione, opportunità e prevenzione.


“Napoli Città Anticamorra” mette in calendario due giorni e propone un metodo per il resto dell’anno: integrare prevenzione, cultura, sport, scuola e azione istituzionale, allargando la partecipazione e moltiplicando gli argini contro la retorica del sopruso. È un invito a riconoscere nella legalità un bene comune, quotidiano e condiviso, che cresce solo quando ciascuno si sente parte della stessa partita.

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