Inutile scegliere soltanto tra piatti crudi o cotti, quando esiste un ottimo compromesso in grado di mettere d’accordo puristi e visionari. Parliamo, ovviamente, della marinatura. Si tratta di una pratica strategica quando la voglia di cucinare è poca, che permette di creare squisiti antipasti, secondi e contorni. Moltissime ricette della tradizione napoletana, specie di mare, prevedono la marinatura. Parliamo di una specifica modalità di preparazione degli alimenti, in grado di regalare moltissime soddisfazioni. La marinatura non richiede particolari abilità culinarie e porta moltissimi benefici alla salute. Annulla i tempi di cottura e necessità soltanto di un po’ di organizzazione. Ciò che mettiamo a mettere a marinare di giorno, infatti, va poi mangiato di sera. In questa guida, scopriremo tutti i benefici della marinatura nel pesce.
La marinatura del pesce, benefici
Sono antichissime le origini della marinatura del pesce. Questa pratica era ricorrente nelle grandi civiltà del passato. La si ideò, infatti, come ottimo metodo per conservare le materie prime più a lungo, in modo da non fargli perdere freschezza e sapore. La marinatura serve per insaporire, intenerire e sanificare le nostre pietanze e, nel caso del pesce, il consiglio è quello di non eccedere mai con i tempi richiesti e, soprattutto, di farlo marinare in contenitori in vetro o in pyrex. Marinando le pietanze e, in particolare, il pesce in contenitori come il metallo o la plastica, i cibi potrebbero finire per contaminarsi.
Insomma, la marinatura è una pratica molto salutare, ideale per sentire il vero sapore di ciò che mangiamo. Inoltre, sotto l’aspetto ecologico, questa pratica riduce l’impatto ambientale in cucina, azzerando i tempi di cottura e, quindi, la richiesta di gas e fonti di calore artificiali per la cottura di cibi come pesce, contorni o carne. Questo era tutto ciò che c’è da sapere su quest’interessante metodo di conservazione del cibo.