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Inchiesta della DDA di Napoli: 17 misure cautelari per corruzione e appalti pilotati

Da Redazione

Settembre 10, 2025

Inchiesta della DDA di Napoli: 17 misure cautelari per corruzione e appalti pilotati

Un’operazione coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli ha portato, nella mattinata del 9 settembre, all’esecuzione di 17 misure cautelari tra le province di Caserta, Napoli, Roma, Avellino e Benevento. I provvedimenti, disposti dal GIP del Tribunale di Napoli su richiesta della Procura, riguardano figure accusate a vario titolo di corruzione, istigazione alla corruzione, turbativa d’asta, riciclaggio e autoriciclaggio.

L’imprenditore già legato al clan dei casalesi

Al centro dell’inchiesta emerge la figura di un imprenditore di rilievo nel settore dei rifiuti e delle sanificazioni, già condannato in passato per il suo ruolo di riferimento economico del clan Schiavone-Bidognetti. Secondo gli investigatori, nonostante un lungo periodo di detenzione, dal 2022 al 2023 avrebbe ripreso le stesse condotte per cui era stato giudicato in passato, riaffermando la sua capacità di infiltrarsi nelle amministrazioni locali e nelle aziende sanitarie.

Le indagini hanno documentato un sistema corruttivo capace di orientare gare pubbliche e appalti di servizi in cambio di percentuali sugli importi aggiudicati. La cosiddetta “rendita” veniva garantita da funzionari pubblici compiacenti e da amministratori locali che favorivano imprenditori vicini al gruppo.

Rifiuti, sanificazioni e denaro sequestrato

Due i settori più coinvolti: la raccolta dei rifiuti, con aggiudicazioni pilotate nei Comuni, e quello delle sanificazioni, dove operava un vero e proprio cartello di imprese, organizzato su rotazioni concordate e subappalti a ditte compiacenti. Nel corso delle attività investigative è stato sequestrato circa 2 milioni di euro in contanti, nascosti nell’abitazione di uno degli imprenditori collegati al sistema.

Il Procuratore della Repubblica Nicola Gratteri ha ribadito che i provvedimenti riguardano indagini preliminari e che i destinatari restano presunti innocenti fino a sentenza definitiva.

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