È maiuscola sulla tastiera: come scriverla correttamente e quando usarla
Da Redazione
Novembre 12, 2025
Capita più spesso di quanto si pensi di trovarsi davanti a un dubbio banale, ma fastidioso: come si scrive È maiuscola sulla tastiera?
Una domanda che sembra irrilevante finché non ci si trova a dover scrivere un titolo, una mail formale o un documento ufficiale e, invece della corretta “È”, appare un’imbarazzante “E’” con l’apostrofo.
Il problema non è tanto di conoscenza grammaticale — la regola è chiara: si scrive con l’accento, non con l’apostrofo — quanto di digitazione e di abitudine, perché la tastiera italiana non offre un tasto dedicato alla “È” maiuscola come fa, ad esempio, per la “À” o la “Ò”.
Dietro questa piccola difficoltà si nasconde un aspetto interessante: la convivenza tra l’evoluzione tecnologica e la precisione linguistica. Scrivere correttamente una lettera maiuscola accentata è un gesto che rivela attenzione, cura e rispetto per la lingua. Eppure, molti non sanno come farlo, soprattutto quando cambiano dispositivo.
La questione della “È” e il perché della confusione
In italiano, la lettera “È” con accento grave rappresenta il verbo essere (“È arrivato”, “È importante”) e si distingue dall’apostrofo “E’”, che invece non ha alcuna validità grammaticale.
La confusione nasce da due fattori: la disposizione della tastiera italiana e la diffusione di software o dispositivi che non facilitano la digitazione dei caratteri accentati maiuscoli.
Molti, per abitudine o pigrizia, usano l’apostrofo come sostituto dell’accento. Tuttavia, per chi scrive in modo professionale — giornalisti, insegnanti, copywriter, impiegati, redattori — questo errore può pesare sulla percezione di competenza. È come se, in un testo curato, spuntasse una stonatura evidente.
La buona notizia è che la soluzione è semplice, ma diversa a seconda del sistema operativo o del dispositivo utilizzato.
Su Windows: combinazioni di tasti e scorciatoie utili
Sulle tastiere dei computer Windows non esiste un tasto dedicato alla “È” maiuscola. Tuttavia, si può ottenere in due modi: attraverso la mappa caratteri oppure con combinazioni di tasti.
Metodo 1: con la tastiera numerica
Se la tastiera ha un tastierino numerico laterale, basta tenere premuto Alt e digitare la sequenza 212 o 0200 (a seconda del sistema):
Alt + 212 → È
La sequenza funziona solo se Num Lock è attivo. Una volta rilasciato il tasto Alt, apparirà la lettera corretta.
Metodo 2: con la Mappa Caratteri
Un’altra strada è aprire la “Mappa Caratteri” di Windows, cercare la lettera “È” e copiarla manualmente. È meno pratica, ma utile se non si conoscono le scorciatoie.
Per aprirla, basta digitare nel menu Start:
mappa caratteri → cercare la lettera È → copia → incolla nel testo.
Metodo 3: con la tastiera virtuale
Nelle versioni più recenti di Windows, si può anche attivare la tastiera virtuale (Win + .) e tenere premuto il tasto della “E” per far apparire le varianti accentate.
Questa funzione, introdotta per facilitare l’inserimento di emoji e simboli, è diventata un alleato anche per la digitazione corretta dei caratteri accentati.
Su Mac: l’approccio più naturale
Apple, da sempre più attenta alle esigenze linguistiche, offre una soluzione più intuitiva.
Per ottenere la È maiuscola, basta tenere premuto il tasto della “E” per qualche secondo: apparirà un piccolo menu con tutte le varianti disponibili (è, é, ê, ë, È, É…).
Da lì, si può scegliere la lettera desiderata cliccando con il mouse o premendo il numero corrispondente alla “È”.
In alternativa, è possibile usare la scorciatoia diretta:
Opzione + Shift + E → È
Il vantaggio di macOS è la coerenza tra maiuscole e minuscole: la stessa logica vale per tutte le lettere accentate. Una soluzione semplice, elegante e precisa.
Su smartphone: Android e iPhone
La digitazione della “È” maiuscola su smartphone è ancora più immediata.
Su Android, basta tenere premuto il tasto “E” finché non compare la finestra con le opzioni accentate, poi selezionare “È”.
Su iPhone, il principio è identico: pressione prolungata del tasto “E” → selezione della lettera maiuscola accentata.
Chi scrive spesso testi lunghi sul telefono può anche attivare la correzione automatica, impostando una scorciatoia personalizzata. Ad esempio, digitando “E+” il sistema può suggerire automaticamente “È”.
È un piccolo accorgimento che velocizza la scrittura e riduce il rischio di errori ricorrenti.
Le lettere accentate maiuscole e l’italiano digitale
La “È” è solo la punta dell’iceberg. Tutte le lettere vocaliche italiane accentate (À, È, É, Ì, Ò, Ù) pongono lo stesso problema quando diventano maiuscole.
Molti software di scrittura, come Microsoft Word, Google Docs o LibreOffice, hanno introdotto da tempo la correzione automatica intelligente: se si scrive “E’”, il programma suggerisce “È”. Tuttavia, l’abitudine corretta resta quella di digitare consapevolmente il carattere giusto.
È interessante notare come questo dettaglio grammaticale abbia un peso anche nel mondo digitale professionale.
Nelle pubblicazioni online, nei titoli SEO o nei testi di comunicazione aziendale, l’uso corretto delle maiuscole accentate influisce sulla percezione di autorevolezza.
Un articolo ben scritto ma con “E’” invece di “È” perde di precisione, proprio come una frase con un errore di punteggiatura in un giornale.
Accento o apostrofo: la differenza invisibile ma sostanziale
L’errore più diffuso resta l’uso dell’apostrofo al posto dell’accento.
Scrivere “E’” non è un peccato capitale, ma è un errore linguistico. L’apostrofo (’) serve per indicare l’elisione, come in “l’amico”, non per sostituire un accento.
L’accento grave (`) sulla “È” è parte integrante della lettera, non un segno aggiuntivo. Questa differenza, apparentemente minima, separa un italiano corretto da uno approssimativo.
Molti font digitali, inoltre, accentuano questa differenza visiva: l’apostrofo è dritto e più alto, l’accento grave è inclinato verso sinistra. In testi tipografici o redazionali, la distinzione è immediata.
Digitare correttamente è anche una forma di educazione linguistica
Scrivere la “È” maiuscola nel modo corretto non è un atto di pedanteria, ma una forma di attenzione verso la lingua.
Ogni volta che si sceglie di digitare la lettera giusta, si contribuisce a preservare la precisione dell’italiano anche nell’ambiente digitale, dove abbreviazioni e scorciatoie rischiano di erodere la forma scritta.
Molti insegnanti e correttori di bozze insistono su questo dettaglio proprio perché la correttezza ortografica, anche nei dettagli minimi, costruisce la credibilità del testo.
È un segno di professionalità. Chi lavora con le parole — dal copywriter al giornalista, dal docente al comunicatore — sa che la qualità non nasce solo dal contenuto, ma anche dalla forma.
Strumenti e accorgimenti per scrivere meglio
Chi scrive spesso al computer può semplificarsi la vita con alcuni strumenti:
-
Tastiere internazionali personalizzate: installare il layout “Italiano – Programmatori” o “Italiano (Internazionale)” aggiunge scorciatoie più comode per i caratteri accentati.
-
Espansioni di testo: programmi come AutoHotkey (Windows) o TextExpander (Mac) consentono di assegnare una combinazione personalizzata per generare automaticamente “È”.
-
Correttori linguistici avanzati: Grammarly, LanguageTool o Ginger segnalano anche l’uso improprio dell’apostrofo al posto dell’accento.
Con un po’ di pratica, la digitazione della “È” diventa automatica quanto quella delle altre lettere.
Una piccola lettera, un grande segno di precisione
In un’epoca dominata dai messaggi brevi, dalle chat e dagli assistenti vocali, la scrittura corretta sembra un lusso superfluo.
Eppure, è proprio nei dettagli che si misura la qualità di chi scrive.
La “È” maiuscola, apparentemente insignificante, rappresenta la differenza tra un testo trascurato e uno curato. È il segno di chi, anche dietro una tastiera, non rinuncia alla precisione del linguaggio.
La tecnologia, se usata con consapevolezza, non è nemica della lingua: può diventare la sua alleata più fedele. Basta sapere dove mettere le dita — e l’accento — al posto giusto.
Redazione
