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Commissione Bilancio: il consolidato 2024 segna la svolta per il Comune di Napoli

Da Redazione

Ottobre 08, 2025

Commissione Bilancio: il consolidato 2024 segna la svolta per il Comune di Napoli

Nel corso della seduta odierna della Commissione Bilancio, presieduta da Walter Savarese d’Atri, l’assessore Pier Paolo Baretta ha presentato i contenuti della delibera 420 sul bilancio consolidato 2024, che unisce in un’unica fotografia la situazione economico-finanziaria del Comune di Napoli e delle sue principali partecipate: ABC, ASIA, Napoli Holding, Napoli Servizi, Napoli Sociale ed Elpis in liquidazione. Dai numeri emerge un quadro in netto miglioramento rispetto al passato, con un risultato d’esercizio consolidato di 670,7 milioni di euro, oltre 220 milioni in più rispetto al 2023.

I numeri della crescita e i margini di difficoltà

Secondo Baretta, il miglioramento è frutto di una gestione più solida e di un contributo crescente delle partecipate, in particolare ABC e Napoli Servizi, che insieme apportano un valore aggiunto di 116 milioni. Restano tuttavia criticità nella gestione corrente, che registra ancora un saldo negativo di 54 milioni, principalmente a causa dell’aumento dei costi generali. Parallelamente, il Comune segna progressi significativi sul fronte delle entrate: +21% dai tributi, +19% da trasferimenti e contributi, +17% dai ricavi di vendite e prestazioni.

Altro segnale positivo arriva dalla gestione finanziaria, migliorata di 26 milioni rispetto al 2023, grazie alla riduzione degli oneri e all’aumento dei proventi. In forte calo le sopravvenienze passive (–88%) e l’indebitamento, sceso di 144 milioni. Per l’assessore si tratta di un’evidenza chiara: “fino a tre anni fa il Comune era in sofferenza, oggi è il motore del risanamento”.

Nuova società per il patrimonio e riorganizzazione dei servizi

Un capitolo di rilievo riguarda la ristrutturazione del sistema delle partecipate. L’assessore ha illustrato la delibera 461, che prevede la creazione di una nuova società per azioni a totale partecipazione pubblica indiretta, incaricata della gestione, manutenzione e valorizzazione del patrimonio immobiliare comunale. L’obiettivo è concludere l’iter entro fine anno, così da renderla operativa dal 1° gennaio 2026, con un anno di transizione.

Il nuovo soggetto si occuperà degli immobili a reddito, mentre la Napoli Servizi riorganizzata continuerà a gestire scuole, uffici pubblici, cimiteri e impianti sportivi. Una scelta che, secondo Baretta, non risponde a emergenze ma a un disegno strategico: migliorare l’efficienza, rispondere al fabbisogno abitativo crescente e garantire servizi di qualità, anche grazie alle risorse del mutuo con la Banca Europea di Investimento destinate alla manutenzione dell’edilizia residenziale pubblica.

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