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L’endometriosi e altre malattie poco conosciute

Non è un segreto che il corpo umano sia pieno di misteri. Dal momento della nascita fino agli ultimi giorni della nostra vita, molte cose ci rimangono nascoste. Tuttavia, ci sono alcuni disturbi nascosti di cui nessuno parla e che possono essere assolutamente devastanti, e molti di essi possono colpire le donne in età riproduttiva.

L’apparato riproduttivo femminile ha la sua parte di problemi, ma anche di gioie: le mestruazioni, l’ovulazione, la fertilità, sono tutti fattori che contribuiscono a renderci ciò che siamo. Molte donne non sanno che il loro sistema riproduttivo non è esente da patologie, alle quali spesso la medicina moderna non ha ancora trovato una cura.

Una di esse è l’endometriosi, di cui si occupa la Fondazione Endometriosi, e in questo articolo andremo a parlare proprio di questa patologia, dei suoi sintomi e di come viene diagnosticata.

Endometriosi: cos’è?

L’endometriosi è una malattia che colpisce la mucosa uterina (endometrio) e può causare dolore, infertilità e altri problemi. Non è ben compresa e può essere difficile da diagnosticare. I sintomi dell’endometriosi possono includere dolore durante il rapporto sessuale, dolore al basso ventre, sanguinamento vaginale anormale e infertilità.

La causa dell’endometriosi è sconosciuta, ma si pensa che coinvolga una combinazione di fattori genetici, ormonali e immunologici. Esistono diversi trattamenti per l’endometriosi, tra cui la terapia ormonale, la chirurgia e la gestione del dolore.

L’endometriosi è una malattia poco conosciuta in quanto è difficile da diagnosticare. I sintomi sono spesso simili a quelli di altre patologie e il processo di diagnosi può essere lungo e complesso.

Sintomi dell’endometriosi

I sintomi dell’endometriosi variano da donna a donna, ma in generale si manifestano con dolore durante o prima del ciclo mestruale, dolore durante il rapporto sessuale, dolore durante la defecazione o la minzione, infertilità e stanchezza cronica. Altri sintomi meno comuni includono gonfiore e gas intestinali.

Diagnosticare l’endometriosi e come farlo?

La diagnosi di endometriosi è spesso difficile, poiché i sintomi sono simili a quelli di altre condizioni, come l’infiammazione pelvica o la cisti ovarica. Inoltre, i sintomi possono variare nel tempo e da persona a persona. Di conseguenza, la diagnosi può richiedere una serie di test e procedure. I medici utilizzano diversi metodi per diagnosticare l’endometriosi, tra cui:
– Esami del sangue: questi esami non sono specifici per l’endometriosi, ma possono indicare se c’è infiammazione nel corpo o se si stanno verificando altri problemi che potrebbero causare i sintomi dell’endometriosi.
– Ultrasuoni: questa tecnica consente al medico di esaminare le ovaie e le tube di Falloppio per individuare eventuali depositi di tessuto endometriale ectopico.
– Risonanza magnetica: questa procedura può fornire immagini dettagliate delle ovaie e della pelvi per identificare eventuali depositi di tessuto endometriale ectopico.
– Laparoscopia: questa procedura viene utilizzata per esaminare direttamente il tessuto endometriale ectopico tramite un tubicino che viene inserito nella pancia attraverso un piccolo taglio vicino all’ombelico (laparoscopia). Se durante la laparoscopia vengono rilevati depositi di tessuto endometriale, il medico può prelevarli per ulteriori analisi (biopsia).

Trattamenti per l’endometriosi

I trattamenti per l’endometriosi possono essere vari e dipendono dalla gravità della malattia. Nella maggior parte dei casi, si consiglia di iniziare con la terapia medica, che può essere efficace nel ridurre i sintomi e nei casi meno gravi può anche portare alla remissione.
La terapia medica consiste nell’uso di farmaci anti-infiammatori non steroidei (FANS), progestinici o contraccettivi orali.

In alcuni casi, la terapia chirurgica è necessaria per rimuovere le lesioni dell’endometrio. Questo tipo di intervento viene solitamente eseguito in anestesia generale e prevede l’asportazione delle lesioni tramite una laparoscopia (intervento chirurgico minimamente invasivo). Dopo l’intervento, è importante seguire un periodo di riposo e assunzione di farmaci antinfiammatorio per controllare il dolore post-operatorio.

Strategie di prevenzione per l’endometriosi

Le strategie di prevenzione per l’endometriosi sono ancora sconosciute. Si pensa che la malattia sia causata da una combinazione di fattori, tra cui la predisposizione genetica, l’infiammazione cronica e gli squilibri ormonali.

Non esiste un modo specifico per prevenire l’endometriosi, ma alcune cose possono ridurre il rischio di sviluppare la malattia o di peggiorarne i sintomi:
– Evitare le infezioni pelviche: le donne che hanno avuto più di una infezione pelvica sono a maggior rischio di endometriosi. Quindi è importante fare attenzione all’igiene personale e lavarsi bene dopo aver avuto rapporti sessuali.
– Mantenere un peso sano: le donne in sovrappeso o obese hanno un maggior rischio di endometriosi. Perdere peso può ridurre il rischio o alleviare i sintomi della malattia.
– Ridurre lo stress: lo stress può aggravare i sintomi dell’endometriosi e quindi è importante imparare a gestirlo nel modo migliore possibile.

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